Lo slogan di tanti sovranismi “prima i nativi!” che è stato rilanciato con forza da Donald Trump si trasforma rapidamente in un “..prima i nostri”, e il popolo sovrano si rimpicciolisce ai votanti (una minoranza del paese ) che hanno conferito quel dato voto. Una somma di piccole e grandi bugie che diventano menzogna economica e sociale. Aboubakar Soumahoro, 38 anni italo ivoriano, laureato, sindacalista dei braccianti dell’Usb, è una personalità emergente - è stato promotore dello sciopero e della marcia dei braccianti neri e in “nero” di Rosarno, di mesi fa.
Adriana Longoni, su Apiceeuropa.com, sintetizza un bilancio negativo dell'anno appena concluso. Il 2018 se ne va, lasciando dietro di sé tanti scenari aperti sullo scacchiere internazionale. Sono scenari che segnano in modo esplicito importanti cambiamenti in corso e sui quali, almeno nella maggior parte dei casi, pendono inquietanti interrogativi sulle prospettive di evoluzione.
Vent’anni di euro, ecco chi ha vinto e chi ha perso. Maximilian Cellino, Andrea Franceschi, Morya Longo, Riccardo Sorrentino, Il Sole, sintetizzano la storia dell’euro sottolineando gli aspetti positivi e negativi di Eurolandia. Emergono dati e fatti che sono passati nel dimenticatoio generale tanto da favorire le “favole” e le “fesserie economiche” che sorreggono gran parte delle ondate politiche caratterizzate da nazionalismi e populismi identitari (primi i nativi). Come ad esempio auspicare il ritorno alla moneta nazionale: nonostante la prolungata crisi, oggi gli interessi sul debito nazionale rappresentano circa il 9% della spesa pubblica.
La vicenda della Legge di Bilancio, riassunta in 109 punti su Il Sole, richiede 161 decreti attuativi (v.allegati), ha evidenziato la vulnerabilità del populismo tra le promesse e i programmi reali, tra il proclamare il ruolo primario del Parlamento e l'abuso di voti di fiducia alla bersagliera che stravolgono norme procedurali. Il severo editoriale Bivacco in aula di Mario Monti, sul Corriere della Sera, dopo il voto al Senato è ben attuale in quanto l'Infausta modalità si è ripetuta alla Camera il 29 dicembre.
Rassegna Sindacale pubblica un numero speciale dell’inserto sul lavoro 4.0 (Idea diffusa,in allegato) per raccogliere le tante proposte emerse nel percorso che conduce all'appuntamento del XVIII Congresso Cgil, a gennaio a Bari. La sfida per il sindacato, nel lavoro che cambia, è quanto mai decisiva: governare l'algoritmo come soggetto attivo. Questa è la presentazione.
Così inizia Mario Dellacqua. E’ passata discretamente sotto silenzio l’uscita del volume in marzo. E poco clamore ha sollevato, a giugno, il licenziamento del suo autore dalla direzione del “Mattino” di Napoli ad opera di una proprietà, quella dei Caltagirone, preoccupata di non mandare troppi segnali di ostile anticonformismo al governo legastellato. Questi “Troppi diritti” di Alessandro Barbano sono stati sommersi dall’ordinario diluvio di titoli che assediano le classifiche.
I SOVRANISTI americani sono tra i principali traditori dei curdi, sia oggi come in passato. Ma non tradiscono soltanto loro:la Federazione della Siria del Nord, il Rojava, è uno dei pochi esperimenti, sia pure assai complicato, di convivenza tra curdi e arabi, oltre che rappresentare il tentativo di insediare in Medio Oriente un modello di governo locale laico, democratico e di sinistra che punta all’emancipazione delle donne e delle minoranze. Così scrive Alberto Negri nell’editoriale Il «ritiro» sulla pelle dei combattenti curdi l Rojava, Manifesto 23 dicembre.
Armando Michelizza non molla l'impegno sociale ma lascia la tessera Cisl, dopo 51 anni di militanza. Per me questa notizia è certamente più rilevante della nomina (ieri) di due nuovi segretari confederali Cisl (G.Graziani e G.Romani) sconosciuti ai più e un pò chiaccherati (vedi allegato). Conosco Armando da quando eravamo impegnati a far uscire la Fim-Cisl da grandi aree di aziendalismo per costruire unità sindacale e strategie fondate sull'uguaglianza e sui diritti per le categorie più deboli, per gli "ultimi" nella scale sociale. Comprendo e condivido le analisi contenute nella sua lettera che lo hanno indotto alla difficile e tormentata scelta. Non lo posso però seguire su questa strada.
A Villacidro. La Sardegna marcia per la pace e chiede lavoro, solidarietà, giustizia. Solo l'editoriale di Mario Girau, L'Avvenire, da risalto e informa su questo evento controcorrente. ncora lontani. L'iniziativa è promossa dalla Caritas. Adulti, bambini, giovani, anziani, sacerdoti, amministratori. Insieme per valorizzare i rapporti sociali e tradurli in impegno personale e collettivo per il bene di tutti. Si mobilita per la pace, la Sardegna. Ferita dalla disoccupazione, dall’inverno demografico e dalla piaga sempre più dolente del business della armi da guerra, in mano al colosso tedesco Rwm che opera sul territorio.
Non è una settimana buona per i riferimenti europei di Matteo Salvini. Prima in Germania il ministro degli interni H.Seehofer, un rigido conservatore bavarese dichiara “abbiamo bisogno di immigrazione per tenere in buona salute l'economia”, poi il premier Orban vuol “spremere” i lavoratori ungheresi con più straordinari (pagati poi..), perché manca manodopera, e si ritrova una grande protesta di migliaia di persone davanti al Parlamento, a Budapest. Così il “truce” nostro ministro punta a distogliere l’attenzione con un nuovo diktat di “chiusura dei porti” sotto Natale.
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