Nonostante i troppi silenzi in Cisl la Fnp del Piemonte Orientale flette ma non si spezza, resiste e reagisce! (vedi allegato). Perché si gira lo sguardo altrove? Eppure ci sarebbe molto da dire sul "metodo casa di vetro" che continua ad emanare provvedimenti disciplinari (sospensioni) e commissariamenti (scioglimento di organismi elettivi) ingigantendo fatti amministrativi “non a norma” che possono essere regolarizzati ben altrimenti! Nulla da eccepire se gli ispettori prendono l’abbrivo da lettere anonime pervenute al nazionale? La “manina” anonima che si ripete dove può mai essere?
Una zappata sull’Europa. Esaminando gli assilli dell’economia e gli accidenti dell’Europa, delle rivoluzioni fallite, di quelle necessarie come delle riforme possibili, Luciano Canfora ci mette di fronte a un Pietro Nenni sorprendentemente “maoista” e a un Togliatti severo nel chiamare rivoluzionario chi sa riconoscere le circostanze che rendono doveroso incamminarsi sulla via delle riforme. Le traiettorie delle rivoluzioni - come vuole l’astronomia - comportano scosse violente che riportano al punto di partenza.
"Imprese, perché la realtà è molto diversa dalla teoria" è un articolo di Gianfilippo Cuneo, su Il Sole, che intacca molti luoghi comuni e pertanto dovrebbe favorire un ampoio dibattito. Così inizia. La realtà che si vive dentro le medie aziende italiane è molto diversa dalla narrazione che economisti e politici fanno delle cause della stagnazione del Pil. Conosco bene, in quanto investitore professionale di private equity, decine di aziende italiane che la crescita se la vanno a cercare nel mondo e dimostrano come molti luoghi comuni dell’economia siano diametralmente opposti alla realtà.(..) per continuare aprire
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Due articoli di Romano Prodi. Nell’intervista rilasciata a Paolo Bricco (Il Sole) il professore teme «il desiderio di autorità che si è propagato nel mondo: Cina, Usa, Russia, Ungheria, Brasile e la nostra Italia» e dice che «se la globalizzazione va in crisi, il made in Italy rischia di crollare». Inizia così. I tempi si sono incattiviti, quest’estate un automobilista mi ha visto mentre faticosamente pedalavo in salita, ha rallentato, ha tirato giù il finestrino e ha urlato: “Mortadella, hai rovinato l’Italia".
CINQUANT’ANNI FA: AVOLA - Il 2 dicembre 1968 ad Avola, in provincia di Siracusa, una manifestazione a sostegno della lotta dei braccianti per il rinnovo del contratto di lavoro finisce nel sangue: la polizia apre il fuoco e due lavoratori – Giuseppe Scibilia, di 47 anni, e Angelo Sigona, di 25 – vengono uccisi. Quarantotto i feriti, di cui due gravi. Un tragico episodio che sul piano storico lascia ancora un interrogativo: l’aggressione poliziesca quale ultimo strascico delle lotte bracciantili che si erano svolte nel Sud Italia a partire dagli anni’50 e che avevano avuto negli episodi di Portella della Ginestra, Melissa, Montescaglioso i loro momenti culminanti?
Dal sito www.sbilanciamoci.info - Rapporto Sbilanciamoci! 2019 - Come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace e l’ambiente - Il Rapporto 2019 contiene la Legge di Bilancio che vorremmo, quella del cambiamento, ma quello vero. Con le 101 proposte che abbiamo elaborato, delineiamo una diversa idea di economia, di spesa pubblica, di modello di sviluppo. Sbilanciamoci! ritiene necessario cambiare pagina, un salto di paradigma, un’inversione di rotta rispetto alle politiche neoliberiste di questi anni. Bisogna rimettere al centro la politica, le politiche.
Inversione di tendenza alle Poste: stop alle chiusure di piccoli uffici.L'ad Del Fante ha riunito a Roma 3.000 sindaci. I dieci impegni presi dall'azienda, dal wi-fi ai pacchi. Nel piano industriale sono previsti 500 milioni di investimenti all’anno. Sono 12.824 gli uffici postali; 254 piccoli Comuni senza ufficio postale, dove l’azienda installerà entro un anno gli Atm per il prelievo automatico. Entro il 2020 Poste garantirà la demolizione di oltre l’80% delle barriere architettoniche negli uffici dei piccoli Comuni. Sono 383 i Comuni senza una filiale bancaria o un bancomat. Aprire l'allegato
È ARRIVATO IL TEMPO DELLA RESISTENZA CIVILE - Gustavo Zagrebelsky su La Repubblica scrive un editoriale indicando la strada per un sussulto culturale e polirico. A forza di subire adeguandosi si finisce per diventare qualcosa che non si sarebbe voluto e, all’inizio, nemmeno si sarebbe immaginato, con un effetto valanga. A chi esalta la forza si opponga la mitezza, alla violenza la solidarietà, fino alla disobbedienza che può essere una virtù. Per ora restano custodi: il presidente della Repubblica e la Corte costituzionale ma fino a che punto potranno resiste alla spinta materiale verso l’omologazione? (...) Basta con il silenzio è venuto il tempo della resistenza civile.
Due articoli di Mario Dellacqua. Il primo, è un commento correlato di tre libri: Paolo Mieli “Lampi sulla storia”, Michela Murgia “Istruzioni per diventare fascisti” e Antonio Scurati “M il figlio del secolo”, per rispondere all’interrogativo se il pericolo fascista è incombente oppure è un’esagerazione propagandistica per coprire carenze di analisi e di proposte. Il secondo, prende spunto da una puntata di “Passato e presente” di Rai Storia.
I nazionalismi risvegliano identità e conseguenze ben diverse dai sentimenti che si richiamano alla patria. Portano con sè più rischi, compresi quelli dello sciovinismo e di considerarsi l’ombelico del mondo. Rischi per l'affidabilità tra paesi, e per l’economia e la cultura nel proprio paese. Gli editoriali di Ferruccio De Bartoli Il precipizio che si evita di vedere su Corsera, e quello di Romano Prodi L’Italia non può restare fuori dalla partita finale nella Ue sul Messaggero, indicano i segnali di crisi incombenti ai quali né la maggioranza governativa né le forze di opposizioni danno, con competenza, risposte adeguate.
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