La crisi delle èlite - è iniziata una vera autocritica? - opinioni - La Repubblica ha pubblicato, venerdì 11 gennaio 2019, un articolo di Alessandro Baricco che analizza la situazione generale del mondo in cui viviamo, definita secondo Baricco dalla rottura del secolare patto tra le persone comuni e le classi dirigenti che le guidano, governano, informano e che, secondo la visione di un tempo, tengono in piedi il mondo.
Tassare i ricconi, la sinistra Usa rompe quel tabù. Martine Grange, FQ 4-2-19, così inizia. La neo deputata di NewYork Alexandria Ocasio-Cortez non era invitata a Davos. Eppure il suo nome è stato al centro di tante conversazioni tra manager di gruppi internazionali, riuniti al Forum economico mondiale di gennaio. Figura anzi nella lista delle principali preoccupazioni del momento, insieme alla guerra commerciale tra Trump e la Cina e i rischi di una nuova crisi finanziaria.
Lavoro: metà dei dipendenti al Sud guadagna meno del reddito di cittadinanza. Marzio Bartolini, su Il Sole, inizia così. Si chiama “effetto spiazzamento” ed è quello che potrebbe avvertire quasi metà (il 45% per l’esattezza) dei lavoratori dipendenti privati del Sud che - conti alla mano - guadagnano meno dei futuri percettori del reddito di cittadinanza da 780 euro. Il numero è contenuto in una dettagliatissima analisi depositata da Tito Boeri, presidente dell’Inps, durante l’audizione al Senato sugli effetti del reddito di cittadinanza così come è stato disegnato nel decreto approdato in Parlamento.
Giovanni Graziani, traduce dal tedesco due articoli riguardanti l’Ig Metall, la capacità di contrattazione innovativa e di attrarre nuove adesioni. Il primo testo riguarda la sintesi della conferenza stampa di inizio anno dell'Ig Metall che annuncia di aver aumentato gli iscritti per il nono anno consecutivo. In particolare il sindacato riesce a coinvolgere i giovani, le donne, le alte professionalità e tutti coloro che, secondo una certa letteratura, sarebbero impermeabili alle ragioni della solidarietà.
La chiave di questo successo, per l'Ig Metall, è proprio nella contrattazione che dà risposte convincenti per le singole persone.
Il governo gialloverde aveva promesso di non fare più condoni. Invece, con il nuovo slogan “pace fiscale”, tra le pieghe delle sue leggi, si attivano sanatorie, dilazioni, agevolazioni, rottamazioni e altre regalie per chi non ha pagato le tasse. Paolo Biondani e Gloria Riva, su L’Espresso, pubblicano “Carezze agli evasori” con l’elenco dei nuovi 17 condoni e un grafico che riassume gli anni di applicazione dei condoni fiscali, previdenziali, edilizi e penali varati in Italia a partire dalla riforma tributaria del 1973 fino ai decreti di oggi.
Giuseppe Giacometto, 83 anni, ci ha lasciati a seguito di un periodo di forte depressione. Lui è stato un uomo di punta nell'ambito dell'impegno sociale, prima nelle Acli e poi nel sindacato torinese. A metà degli anni '60 aveva assunto incarichi organizzativi nelle Acli torinesi, mentre lavorava alla Fiat Mirafiori come modellista, avendo acquisito una formazione specializzata in falegnameria. Aveva aderito al sindacato Fim-Cisl come reazione ad un sopruso che considerò intollerabile: il comando per uno straordinario festivo, giorno che Giacometto - Giacumet per gli amici e compagni - onorava col rito religioso.
Abbiamo sostituito la centralità del lavoro e l’equa distribuzione del reddito con la sovranità dei consumatori e soprattutto delle imprese e dei mercati. Su La Repubblica,Vincenzo Visco inizia così Caro direttore, se si vogliono comprendere l’origine e le cause profonde del malessere sociale e politico che oggi caratterizza i Paesi sviluppati dell’Occidente, sarebbe utile riflettere sul funzionamento dell’economia mondiale negli ultimi 30 anni, quelli intercorsi dalla rivoluzione di Reagan e Thatcher negli anni ’80 del secolo scorso a oggi, con il ritorno a una gestione liberista dell’economia, superando e accantonando il modello keynesiano (...)
REFERENDUM MEGLIO TARDI CHE MAI. In discussione la legge sulla consultazione propositiva, ecco perchè stavolta sembra una buona legge e un buon metodo. Michele Ainis su L'Espresso scrive . Avanza a piè veloce un referendum. Ma lungo la strada risuona un concerto d’appelli, di allarmi, d’altolà. Questa trovata - dicono - sarà la tomba del Parlamento. E la democrazia morirà d’un eccesso di democrazia. Colpa, per l’appunto, della nuova creatura: il referendum propositivo. Peraltro niente affatto nuova, essendo già stata concepita dalla Costituzione di Weimar del 1919, un secolo fa.
Romano Prodi in Due proposte per ridurre le disuguaglianza, Il Messaggero, sottolinea che il rapporto Oxfam (v.allegato) ritiene lo strumento più efficace nella lotta contro la disuguaglianza, oltre quello fiscale, la gratuità e l’universalità dei servizi pubblici perché solo così si garantisce un futuro alle categorie più povere. Un messaggio fortemente contrario non solo alla dottrina neoliberista secondo cui il mondo diventa migliore solo se ognuno porta avanti esclusivamente il proprio interesse, ma anche contro la diffusa convinzione che i servizi forniti dai privati siano più efficienti rispetto alla loro erogazione da parte dello Stato.
In occasione del Giorno della Memoria, parla lo scrittore tedesco Uwe Timm autore di «Un mondo migliore» (Sellerio). «Volevo capire come fosse stato possibile che uno degli scienziati nazisti, che era stato socialista in gioventù, fosse passato dall'anelito all'uguaglianza al progetto dell'igiene razziale». Nella Germania si indaga sulla figura di Alfred Ploetz, il «padre» dell’eugenetica nazista.
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