“QUESTA” GLOBALIZZAZIONE DILATA LE DISEGUAGLIANZE – 5 articoli – iniziata 25 anni fa –

Quattro articoli di Federico Rampini e un’intervista a Thomas Piketty di Anais Ginori consentono di riflettere su quanto accaduto con “questa” globalizzazione. L’ordine economico degli ultimi 25 anni è rimesso in discussione dal dilagare di movimenti popolari frettolosamente definiti "populismo". L’offensiva liberista avviata da Reagan e dalla Thatcher ha creato fratture che ora stanno provocando reazioni inattese. Oggi Trump ripete gli stessi argomenti di chi era contro gli accordi di libero scambio tra Messico, Usa e Canada. Dai trattati di libero scambio, nel mondo occidentale, si attendevano nuovi posti di lavoro, e invece è guerra alla delocalizzazione, che sposta le aziende dove i salari sono più bassi. E' crescono vertiginosamente le diseguaglianze.

– I cinque articoli sono stati pubblicati su La Repubblica dal 27 giugno al 2 Luglio 2016 e li potete leggere aprendo gli allegati.

– Il mondo che rivuole le frontiere  Perché il mercato unico è in crisi. F. Rampini   27 giugno

– 1999-2001 Gli anni ruggenti. La rivolta di Seattle, a Cina entra nel Wto. F. Rampini 28 giugno

– 2008 – Lo shock della finanza. L’implosione di Wall Street. l legame perverso tra la finanza e le istituzioni alimenta l’evasione fiscale.  F. Rampini  29 giugno

– 2016 – I pentiti del libero scambio. Non solo in Europa e negli Stati Uniti cresce la voglia di nuove barriere Adesso anche Pechino rivaluta il capitalismo di Stato e il dirigismo F. Rampini 30 giugno 

– Il capitalismo ha bisogno di regole per tornare al servizio della collettività Thomas Piketty.  La Brexit non è un voto contro la Ue ma contro l’immigrazione e i mercati che creano diseguaglianze. Intervista di Anais Ginori    2 luglio

 

 

Allegato:
il_mondo_che_rivuole_le_frontiere_rampini_27-6-16.doc
gli_anni_ruggenti_1999-2001_rampini.doc
lo_shock_della_finanza_2008_rampini.doc
2016_i_pentiti_del_libero_scambio_rampini_30-6-16.doc
il_capitalismo_e_la_collettivita_pikkety-ginori.doc

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *