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PRODUTTIVITA’ O MORTE – come si misura – valore aggiunto e investimenti –

Due articoli in antitesi. Gaddi-Garbellini vs D'Amato. Produttività o morte, così  titola Valerio Lo Prete, su Il Foglio, l'intervista a Antonio D’Amato, presidente della Confindustria dal 2000 al 2004; si legge “Serve una rottamazione in fabbrica…il Governo non può aspettare in eterno le parti sociali”. E’ una lunga intervista in cui D'Amato esprime considerazioni negative sulla cultura pansindacalista e consensi a Sergio Marchionne che ha violato il politically correct.. (allegato) 

La produttività è al centro delle diverse strategie per i rinnovi contrattuali nazionali. Confindustria e sindacati (con diversità) sono su posizioni distanti. Il Governo è pronto ad interventi destinati ad indebolire ulteriormente il ruolo delle parti sociali, in primo luogo dei ndacati.

Matteo Gaddi e Nadia Garbellini (studiosi e ricercatori) hanno inviato un loro articolo sulla produttività (allegato), su come si dovrebbe correttamente misurare. Ciò raramente avviene e ne pagano un prezzo elevato i lavoratori. Prendono spunto dalle dichiarazioni di Giorgio Squinzi che ha commentato il fallimento delle  trattative con le Confederazioni Sindacali con queste parole “Le posizioni dei sindacati sono ormai irrealistiche sul piano monetario e anche per il futuro del Paese". Si soffermano sul sostegno dato  a questa tesi da Il Sole 24Ore del 7 ottobre che “ ha corredato la notizia della rottura con  un grafico che mostra l'evoluzione della produttività oraria calcolata come valore aggiunto a prezzi costanti per ora lavorata. Sebbene utilizzata spesso, quest'ultima è una misura della produttività scorretta per almeno tre ordini di ragioni.”.

Proseguono  così. "In primo luogo, senza entrare nei dettagli di un dibattito teorico molto ampio, la produttività del lavoro è un concetto fisico, correttamente da misurarsi in termini settoriali. Calcolarla a livello aggregato, specialmente per produrre argomentazioni a favore del superamento della contrattazione nazionale, è fuorviante. Il secondo è di natura contabile. Il valore aggiunto ai prezzi base è calcolato, per ogni branca, come la somma di tre componenti: redditi da lavoro dipendente, imposte nette sulla produzione, e risultato lordo di gestione. " (…)

Consigliamo vivamente la lettura degli articoli così tanto antagonisti nei contenuti.

Allegato:
produttivita_o_morte_damato_il_foglio.pdf
il_concetto_di_valore_aggiunto_gaddi_e_garbellini.doc

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