METALMECCANCI: DIABOLICA RECIDIVA – due piattaforme separate –

L’intesa interconfederale del 28 giugno 2011 ha introdotto una novità di grandissimo valore politico e sindacale: nel mondo del lavoro privato, dopo il lavoro pubblico, è stata introdotta la certificazione delle iscrizioni ai sindacati, riconoscendo così il loro diverso peso nella contrattazione, e sono state disciplinate le condizioni per la validità delle intese per tutti i lavoratori. Un’intesa che doveva rappresentare un’autostrada per uscire dalla pericolosa scorciatoia di fare accordi sindacali con una rappresentatività insufficiente per poterne estendere la validità a tutti a meno di compiere una palese forzatura costituzionale, seppure esistente un’intesa pattizia con la controparte. La Fiom in un primo tempo ha messo le dita negli occhi a quell’intesa poi ha ammorbidito il tiro, la Fim e la Uilm hanno assecondato da subito le loro Confederazioni ma poi hanno fatto i…… cavoli loro.

Così ancora una volta, per la piattaforma contrattuale del rinnovo dei metalmeccanici, si è consumata la rottura tra i sindacati metalmeccanici indebolendo l'iniziativa dei lavoratori che già sono sulla difensiva per tante crisi aziendali e per la recessione in atto..

La Fim e la Uilm hanno approvato nell’estate 2012 la loro piattaforma ratificata dagli iscritti: su 271.326 aventi diritto hanno votato in 221.684 ed hanno depositato la scheda del Sì in 210.590, vedi comunicato nazionale di giugno 2012.

La Fiom aveva anticipato tutti di qualche mese elaborando una propria piattaforma messa in approvazione non solo tra gli iscritti ma dei lavoratori tutti ( aventi diritto al voto 604.000), ottenendo 347.392 Sì su 372.771  votanti. Vedi allegato comunicato dell’8 novembre 2011.

Alleghiamo le due piattaforme.

Sbagliare sull’unità con i lavoratori è umano, anzi è nella prassi sindacale di questi anni, perseverare ( come capita ai metalmeccanici) è diabolico.

Hanno più colpe la Fim e la Uilm? Ha troppe rigidità la Fiom? Osservando quanto è avvenuto e sta avvenendo da più punti di vista si potrebbero anche intravedere sentieri  d’uscita da questa drammatica situazione sindacale, sentieri difficili da intraprendere ma possibili.

Molti all’interno delle rispettive categorie lo pensano ma tengono cucite le bocche, lo auspicano in particolare chi ne ha urgente bisogno, i lavoratori. Ci vuole coraggio ma questo per ora non abbonda nei gruppi dirigenti mentre si diffonde come la gramigna la disistima reciproca, e quest’ultima è difficile da rimuovere. Ci vorrebbe uno scossone dalla base che oggi è dispersa con le centinaia di migliaia di ore in Cig ed ha la paura come compagna quotidiana, paura per l’occupazione ed il lavoro che maca.

La situazione: la Fim e la Uilm attendono il quarto incontro previsto per il 25 ottobre.. La Fiom ha fatto uno sciopero di protesta a luglio per l’avvio della trattativa separata. Poi ha tentato un ponte con la proposta di un accordo transitorio per un solo anno ( vedi articolo allegato).

La FEDERMECCANICA prosegue nella trattativa separata ed ad ogni incontro alza il prezzo, quasi – non è un azzardo ipotizzarlo – a scoraggiare un nuovo accordo nazionale separato. I segretari nazionali Fim e Uilm auspicano un accordo prima della scadenza di dicembre 2012. Anche al prezzo di concedere alle  aziende uno stock aggiuntivo di ore straordinarie ( non concordate con Rsu come alla Fiat) ) di 100 o 200 ore annue,  e di consentire di assorbire parte dei minimi contrattuali nazionali negli aumenti per la produttività a livello aziendale?

Consigliamo la lettura di tutti gli allegati.

 

 

Allegato:
piattaforma_fiom_sett_2011.pdf
votata_la_piattaforma_fiom_nov_2011.doc
piattaforma_fim-uilm_giugno_2012.pdf
documento_conclusivo_fim-uilm_roma_giugno_2012.pdf
iscritti_fim-uilm_approvano_giugno_2012.pdf
nuovo_strappo_fiom_avvenire_luglio_2012.pdf
fim_e_uilm_no_a_proposta_fiom_set_2012.pdf
comunicato_trattative_fim_ott_2012.pdf

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