LEGALITA’ E INGIUSTIZIA! – Tribunale dice No ai fattorini Foodora – serve risveglio del sindacato! –

Quando la legalità diventa ingiustizia! Torino 11 aprile 2018. Decine di rider hanno affollato l'aula in cui si è celebrato il primo processo in Italia contro Foodora, il colosso tedesco  delle consegne di cibo a domicilio. Il Tribunale del lavoro di Torino ha respinto il ricorso dei sei fattorini ritenendo che gli stessi sono collaboratori autonomi non legati da un rapporto di lavoro subordinato con l’azienda. vedi allegati

I sei fattorini di Foodora hanno intentato una causa civile contestando l'interruzione improvvisa del rapporto di lavoro dopo le mobilitazioni del 2016 per ottenere un giusto trattamento economico e normativo. Ad appoggiare questa battaglia legale tanti colleghi anche di altre società concorrenti e alle prese con i problemi della cosiddetta "gig economy", l'economia dei lavoretti a chiamata che per molti diventa un lavoro non dissimile da uno subordinato, per quanto precario.

E  il sindacato? E' ancora lontano da questi giovani,da questi problemi, dal trasformare la sua macchina organizzativa anche per "stare" in mezzo a quewsti giovani, conoscere quesyta realtà dello sfruttamento. Per oira, il sindacato al di là di buone volontà di pochi, non sembra disporre di una strategia sia per “catapultare” al Parlamento proposte di leggi popolari – sostenute da milioni di lavoratori – che pongano fine a norme di legge che consentano di deformare in modo tanto grave il concetto di “lavoro autonomo”, di “lavoratore autonomo”.

Il sindacato è ancora lontano dai giovani con lavori precari e mal pagati. Le dichiarazioni allegate di Furlan e Raineri (Cisl) parlano di sentenza "contraddittoria" – ma non ingiusta e sbagliata – sollecitano alla riflessione ma si fermano ancora lì. Poco! Puntano sulla contrattazione pur noin avendo base organizzata e controparrti affidabali. Lo Statuto dei lavoratori è servito molto in questo paese: la legislazione del lavoro costruita con il sindacato può fare molto per determinate realtà, specie per i lavoretti dispersi qua e là nel territorio. Le distanze del sindacato da questi lavoratori "invisibili"  – alle attuali strutture  sindacali – si possono ridurre se si riprende un cammino nella giusta direzione: i lavoretti vanno tutelati come un lavoro dipendente e non autonomo, anche socializzando i contributi figurativi. Le agenzie interinali a che servono?  Serve una  una corsa, stante il tempo perduto.

Allegato:
foodora_i_rider_non_si_arrendono_stampa.doc
torino_respinto_il_ricorso_dei_fattorini_foodora_rep.doc
sentenza_foodora_furlan_e_raineri_cisl.doc
lex_rider_di_foodora_dice_e_caporalato_digitale_corriere_sera.doc

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