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IL TORRENTE E LA PALUDE – riforme e conservazione – tre interviste –

Il torrente e la palude, la strana coppia sono affermazioni di Matteo Renzi contenute nella lunga intervista rilasciata dal Premier a Barbara Jerkov per il Messaggero ( vedi allegato). Ha ottenuto lo scopo ricercato: un ampio eco sui media, a volte anche deformato, destinato a prolungarsi secondo i canoni della rappresentanza mediatica. La metafora del torrente e della palude si può tirare da ogni parte, fino al “se il torrente rompe gli argini prima di sfociare nella palude” o peggio ancora metaforicamente “se sbaglia la foce e la supposta palude”. Sull’articolato tema dello scontro tra conservatorismo e riforme, su cosa accadrà tra un mese,

Renzi così risponde « Prenderemo in mano la riforma della Pa, per scardinarla completamente. Lì vedremo il derby palude contro corre, conservazione contro innovazione, la vera battaglia. Al confronto la strana coppia Camusso-Squinzi contro il governo sarà solo un leggero antipasto, scommette?».

Parole con l’iperbole, pensate -c’è da credere- per dare forza alla sua rappresentanza mediatica assecondando cos’è oggi la politica dell’immagine, del catturare l’opinione pubblica che ha bisogno sempre di avversari su cui scaricare le responsabilità dei guai e dei mali nostrani.

E’ il gioco dei nostri giorni ma il riferimento alla strana coppia ( Camusso e Squinzi hanno motivi ben diversi, a volte opposti, di contestazione a specifici interventi proposti o prospettati dal governo Renzi) è un azzardo politico che rasenta la scorrettezza formale. Altra cosa è contestare il sindacato perché ritenuto conservatore, disattento, sostenitore procedure (es. concertazione) non contemplate dalla legislazione europea o rese difficili dove sono esistite come in Italia dalla dura realtà di questi anni. Compresa quella dell’unità sindacale come dimostra il rapido sfilamento di Raffaele Bonanni ad ogni contrasto con il governo, clamoroso quello recente su contratti a termine e apprendistato.

Ancora, una cosa è riferirsi alla concertazione sperimentata con il governo Ciampi (1993) ben altro sono i riti – ammantati di fittizia unità sindacale – del nuovo millennio. Di certo oggi sarebbero più utili confronti bilaterali su argomenti specifici dove è rilevante il peso e la rappresentanza del sindacato quando questa sia effettivamente unitaria.

Per approfondire tre allegati

  • Riforme contro la palude intervista a M.Renzi di B.Jerkov  Il Messaggero 23-3-14
  • Le posizioni di Renzi indeboliscono la democrazia intervista a S.Camusso La Stampa 23-3-14
  • Basta giochi, il problema è con Camusso intervista a R.Bonanni Il Messaggero 24-3-14

Allegato:
le_posizioni_di_renzi_indeboliscono_democrazia_camusso.pdf
renzi_contro_la_palude_messaggero_23-3-14.pdf
bonanni_replica_a_renzi_messaggero_24-3-14.pdf

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