La lettera aperta di Pierre Carniti, inviata il 9 ottobre, alle Confederazioni Cgil-Cisl-Uil è un’iniziativa inedita. Pierre è “sindacalista per sempre” come lui afferma nel libro “Pensiero, azione, autonomia” scritto per gli 80 anni. Dopo l’addio agli incarichi (1985) ha coltivato la sua vocazione di sindacalista con altri mezzi, ma non si era mai rivolto alla dirigenza sindacale in modo così diretto com’è una lettera aperta. Il motivo principale è quello esplicitato nella parte finale, quando sollecita nuovamente l’indispensabile passo dell’unità sindacale per far fronte a temi tanto assillanti per i lavoratori come quelli attuali.
Come risponderanno le Confederazioni? Le migliaia di dirigenti sindacali e operatori (si stimano in circa 25.000 per le tre organizzazioni)? Le decina e decine di migliaia di Rsu? Gli iscritti al Sindacato? Si dirà semplicemente che le parole di Carniti sono sono giuste e condivisibili, per poi continuare come oggi? Oppure no, prenderà forza una nuova riflessione, già iniziata qua e là!
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Quel freno e quella zavorra!
La lettera di Pierre
Il sindacato necessario non è questo