Africa o noi?Preservativo, amore e povertà. Finalmente qualche preservativo sulle pagine di “Famiglia cristiana” del 30 ottobre 2011. Serenella, mamma e catechista, disapprova la scuola che offre alla figlia quindicenne non un'educazione sessuale, ma una preparazione a rapporti sessuali completi “con chiunque capiti, in maniera protetta”. Serenella depreca che la scuola parli della pillola del giorno dopo e la faccia passare come anticoncezionale e non come “un rimedio abortivo”.Il preservativo, poi, “dato per sicuro al cento per cento” per prevenire l'Aids o gravidanze indesiderate, avrebbe il torto di non dire “nulla su alcuni rischi come la scadenza”. Il grado di sicurezza si ridurrebbe con il rischio che “possa essere rotto o rompersi”. Il direttore don Antonio Sciortino concorda.
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